Il Mobile World Congress in pillole: l’analisi di Hotwire

Hotwire, agenzia globale di relazioni pubbliche e comunicazione integrata, presenta un’analisi dell’attenzione ricevuta dai vari brand e player che hanno partecipato a questa edizione del Mobile World Congress, la fiera tecnologica più importante d’Europa che si tiene ogni anno a Barcellona.

 

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Tanta l’attesa, i rumor generati e l’aspettativa di media e consumatori. Ma chi ha avuto la meglio?

 

I 10 brand di cui si è parlato di più

I 10 nomi più menzionati

 

La top 10 dei più twittati

 

 

1.     LG  - 44.482

2.     Samsung - 40.873

3.     Sony - 21.572

4.     Huawei 15.556

5.     Xiaomi - 12.819

6.     Lenovo - 13.042

7.     HTC - 11.483

8.     Android - 11.723

9.     Windows - 9.162

10.  Qualcomm - 8.736

 

 

  1. Samsung Galaxy S7/Edge – 35.360

  2. LG G5 - 34.496

  3. Xperia - 22.409

  4. Zuckerberg - 16.074

  5. IoT - 14.487

  6. VR - 13.941

  7. 5G - 12.650

  8. 360 - 10.885

  9. Windows - 9.162

  10. Tablet – 8.661

 

 

  1. HTC - 21.129        

  2. Samsung - 20.519           

  3. Huawei - 16.107   

  4. Sony - 14.343      

  5. Microsoft - 11.654           

  6. Android - 11.108              

  7. Lenovo - 8.637    

  8. Blackberry - 5.799           

  9. Apple - 3.155      

  10. Qualcomm - 2.919           

 

 

“Il Mobile World Congress è sempre una cartina tornasole importante per capire come sta evolvendo la tecnologia e quali saranno i prossimi trend di mercato: l’anno scorso i “wearable” hanno giocato un ruolo fondamentale, quest’anno l’orizzonte si è ampliato ulteriormente. Grande attenzione è stata dedicata agli accessori e sempre di più si fa strada, in maniera tangibile, l’Internet delle cose. Altra grande protagonista la Realtà Aumentata, una delle tendenze già preannunciate dal nostro Report sui trend della comunicazione per il 2016 che abbiamo presentato all’inizio dell’anno” dichiara Beatrice Agostinacchio, Country Manager Hotwire Italia.

“La tecnologia evolve a ritmi frenetici ed è emozionante essere parte integrante di questa trasformazione continua e vorticosa che produce sempre nuove forme e non si arresta mai” conclude Agostinacchio.

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